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Enrique Vila-Matas riunisce in questo volume articoli, saggi e pubblicazioni di varia natura apparsi su riviste e quotidiani spagnoli e stranieri fra il 1968 e il 1992. Attraverso lo sguardo vagabondo dello scrittore, viaggeremo lentamente nei luoghi dell'alterità, del quotidiano e del pensiero, visiteremo un museo di macchine celibi, scopriremo l'importanza di non chiamarsi Ernesto, assisteremo a un 'intervista con Salvador Dalí, metteremo perfino in dubbio l'esistenza di Borges, dormiremo a casa del libraio più avaro di tutta la Germania, faremo i guastafeste con l'aiuto di Boris Vian, scopriremo una frode commessa dall'autore più di vent'anni fa (una falsa intervista con Marlon Brando), viaggeremo in una Chevrolet prestata, daremo l'ultimo addio a Hollywood in compagnia di Chandler, penseremo a Larbaud e a Bioy Casares, impareremo a viaggiare con lentezza in un tempo in cui sembra che agli scrittori interessi soltanto arrivare. Per Enrique Vila-Matas, la letteratura è un complotto contro la realtà: Larbaud, Bioy Casares, Echenoz, Pessoa, Gombrowicz, Perec, Borges, Roussel, Atxaga, Vian, Céline e Chandler lo accompagnano nelle sue passeggiate per leggere il mondo, in una biblioteca virtuale in cui l'erudizione si confonde con il piacere di raccontare.